Dal 1° dicembre attivo il servizio psico-educativo con uno specialista di ruolo

L’assessorato alle Politiche socio-sanitarie comunica che dal 1° dicembre prenderà servizio di ruolo, presso il settore Servizi al cittadino dell’Amministrazione comunale di Rieti, la specialista psicologo, dott.ssa Paola Ottaviani.
La dott.ssa Ottaviani arriva dall’esperienza maturata a Como e si occuperà di recuperare il ruolo che compete a questa figura. La Legge 59/80 prevede, infatti, che gli Enti assicurino le funzioni di coordinamento organizzativo e pedagogico degli asili impiegando personale laureato. Fanno parte di tali funzioni anche l'omogeneità di indirizzo pedagogico e organizzativo, l'aggiornamento permanente, la programmazione degli interventi educativi verso i bambini, il collegamento tra i nidi e gli altri servizi educativi e socio-sanitari territoriali, la diffusione delle problematiche culturali, educative sull'infanzia.
“Sono orgogliosa di quanto è stato fatto - dichiara l’assessore alle Politiche socio-sanitarie Stefania Mariantoni -, perché anche l’ingresso definitivo dello psicologo nei ruoli organici del Comune fa parte della profonda riorganizzazione del settore delle politiche sociali avviata fin dal nostro insediamento. Dopo decenni avremo finalmente in pianta stabile uno psicologo dedicato ai nidi d’infanzia. Il ruolo del coordinatore psico-pedagogico, pur essendo previsto dalla legge, non era stato preso mai in considerazione, se non attraverso l’impiego di figure precarie e confondendolo con la figura del formatore. Siamo ad una svolta che porterà a ridisegnare il quadro dell’offerta formativa, e non sarà l’ultima.”
La psicologa si occuperà, oltre dei nidi d’infanzia, anche di tutto il settore educativo e delle attività di prevenzione. I minori e le famiglie avranno dunque a disposizione un ulteriore punto di riferimento, stabile e competente, a cui rivolgersi anche oltre il nido.
“Si tratta di un passaggio epocale - conclude Mariantoni - che va nella direzione indicata dalla nuova legge regionale sui servizi educativi, in discussione in Consiglio regionale, e dal pacchetto sulla Buona scuola.”

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