Andrea Cecilia

Ruolo: 

DIMESSO: Pianificazione Urbanistica, Opere Pubbliche, Governo del Territorio, Edilizia Scolastica

Biografia: 

Sono nato a Rieti nel 1970, ho trascorso l’infanzia nella zona del Borgo-Porta Romana crescendo con mia sorella nelle strade e nei cortili polverosi intorno al negozietto dei nostri genitori, tra i tanti e rumorosi bambini lasciati liberi di scorrazzare felici per il quartiere.

All’epoca la città era ancora “a misura d’uomo”, o forse era proprio la città dei bambini che abbiamo vagheggiato tanti anni orsono. Il quartiere era vivo delle innumerevoli piccole attività e botteghe: era possibile andare a comprare la merenda con le 50 lire in tasca da Carolina, oppure chiedere vecchi cuscinetti a sfera a Mario il meccanico o scarti di legno al falegname per costruire giochi. Si poteva insomma dominare tutto il quartiere, dalla sponda sinistra del velino fino addirittura a S. Antonio al Monte (mai oltre il ponte romano, terra di un altro popolo di bambini, probabilmente ostili!).

Anni felici, di crescita economica, che toccarono presto anche la nostra città: tutti salutammo con grande entusiasmo la modernità che arrivò all’estremo sud del nostro quartiere: la “Standa”, incredibile enorme e stupenda, con le scale mobili e divertentissimi carrelli a ruote.

All’inizio degli anni ’80 sono stato "deportato" con la famiglia alle Case Popolari di via Lama a Quattro strade.
Non ho mai saputo chi fosse il progettista di quell’orrendo complesso di palazzoni grigi, all’epoca in piena campagna, né quale fosse il malato disegno di politica urbanistica che spinse ad esiliare tante incolpevoli persone in un ghetto così lontano dalla città, dai giochi e dagli amici. Già da allora mi sono sempre chiesto perché mai fosse necessario rendere tanto scomoda e disagiata la vita di tutte quelle famiglie.

Di quell’esperienza il ricordo più nitido è il retro dell’orribile e puzzolente autobus arancione che ho rincorso, zaino in spalla, ogni mattina per andare a scuola.

Quando ormai frequentavo il secondo o terzo anno del Liceo, ci salvammo dal Purgatorio e, tornato finalmente nella mia città, a Porta Romana, ho completato gli studi superiori al liceo Scientifico di S. Francesco.

Poi è arrivato finalmente il periodo del “Paese dei Balocchi”. Da fuorisede mi sono trasferito nel quartiere studentesco di S. Lorenzo a Roma, dilungandomi piacevolmente negli studi universitari travolto da mille passioni: dall’arte all’architettura, dall’archeologia alla psicanalisi, dalla filosofia alla letteratura. Mi sono laureato in ingegneria edile, mantenendomi agli studi grazie alla “paghetta” dei genitori e arrotondando con qualche lavoretto (baby-sitter, volantinaggio, figurante, cameriere, disegnatore ecc.).

Dopo la laurea in Ingegneria conseguita presso l’università La Sapienza di Roma, collaborando con una nota società d’ingegneria della capitale, ho partecipato al progetto e alla realizzazione di importanti lavori di Restauro e consolidamento di fabbricati pubblici e di notevole interesse storico, tra i quali la realizzazione della sala conferenze interrata all’interno del complesso di S. Apollinare, sede della Pontificia Università della Santa Croce e consolidamento della Basilica, nei pressi di Piazza Navona, il restauro e consolidamento della sede dell’UNICEF in via Palestro (con la realizzazione della nuova sala conferenze interrata), il restauro del Nuovo Ospedale Regina Margherita in Trastevere, il consolidamento del Complesso Monumentale dell’ex istituto S. Michele a Ripa, il consolidamento e restauro delle volte del “Salone Gotico” della Basilica dei Santi Quattro Coronati (edificata nel IV V sec sull’area di un’antica domus romana nella zona del Celio, una delle più importanti basiliche romane), l’intervento di consolidamento di Palazzo S. Agostino (sede dell’avvocatura generale dello stato), il consolidamento del complesso C.U.I.R. e realizzazione di un varco archeologico sotto lo stesso fabbricato per mettere alla luce i resti di una ricca villa romana (al Gianicolo, in via S. Francesco di Sales), il consolidamento dell’arcata e sovrastruttura posta sopra il Mosè di Michelangelo (in S. Pietro in Vincoli), ecc.

Appena abbandonata la collaborazione con questo noto studio Romano, nei primi tempi, per campare, ho disseminato diversi pali e stazioni radio base per la telefonia mobile in molte parti d’Italia e, di ritorno a Roma, ho eseguito diversi lavori su fabbricati storici, chiese e palazzi pubblici, tra cui l’ex Zecca Pontificia in via dei Banchi Nuovi – opera del S. Gallo; ho realizzato le strutture per allestire al Palazzo delle Esposizioni, in via Nazionale uno dei tesori più importanti dell’archeologia etrusca (tempio di Veio); Ho progettato e realizzato un intervento di recupero della villa (ex residenza romana della Principessa Soraya di Persia) sull’appia antica, ho progettato l’intervento strutturale sulla Residenza Paolo VI sede della Curia Gentilizia Agostiniana (davanti al colonnato di S. Pietro); ho progettato diverse strutture per la sede romana della FAO in via delle Terme di Caracalla, Ho progettato e realizzato l’intervento di restauro della chiesa di S. Maria della Salute con Annesso Teatro e Convitto, ho realizzato il restauro e consolidamento di diversi palazzi del centro storico (un immobile a via Nazionale, uno a via XX Settembre, un albergo in via delle Muratte, vicino alla Fontana di Trevi ecc.).

Solo dopo la nascita della mia prima figlia sono tornato a vivere a Rieti e, per l’impossibilità di sopravvivere con le modeste risorse che offre il territorio, mi sono imbarcato nella tragica vita del neopendolare di provincia. Con base a Rieti ho progettato le strutture per un parco sportivo nel comune di sezze (LT), sempre nel comune di Sezze ho progettato le strutture per un centro commerciale, ho realizzato un piano di lottizzazione commerciale a Ciampino, ho progettato e seguito i lavori strutturali per un museo al centro del Cairo, ho realizzato interventi di consolidamento del Carcere di Nuoro Badu e Carros, opera dell’arch. Mario Ridolfi, ho progettato un ponte pedonale a Priverno.
All’aquila ho progettato un intervento di adeguamento sismico mediante isolatori (in fase di realizzazione), l’intervento post Sisma di miglioramento di una porzione del Monastero Agostiniano di S. Amico, sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l'Abruzzo e altri interventi di miglioramento o adeguamento sismico su fabbricati e aggregati del territorio aquilano.
Per conto di una società di ingegneria italiana ho progettato le strutture per le Basi della NATO in Afghanistan, le strutture per un fabbricato in Arizona nella mitica città ideale di Arcosanti di Soleri, un complesso residenziale in Pakistan, ecc……
A Rieti ho eseguito le verifiche sismiche del Teatro Flavio Vespasiano, il progetto e la direzione dei lavori di strutture e impianti della Sala Interrata su Largo Cairoli, a servizio del teatro, il Miglioramento sismico di Palazzo Vincenti Mareri (su via Garibaldi), Il consolidamento e restauro di Palazzo Dosi (Sede attuale della Provincia di Rieti), Il progetto di miglioramento sismico del Ponte Rosa (A Retrosi - Amatrice), il progetto di adeguamento sismico del palazzo Comunale di Rieti, mediante un sistema innovativo di smorzamento sismico da realizzare in sommità della Torre Civica (recentemente appaltato), un Complesso residenziale a Porta d’Arce; il progetto di un Fabbricato 167 a via Micioccoli (che prevede una struttura su isolatori sismici e sistemi di isolamento termico innovativi ed ispirati alla bio architettura), il consolidamento della torre dell’Abbazia di S. Salvatore Maggiore a Concerviano, il restauro e il consolidamento della chiesa di Santa Scolastica in via Terenzio Varrone (Opera dell’Architetto Francesco Fontana del 1695), la realizzazione del Complesso delle Officine Fondazione Varrone in Largo S. Giorgio, il Progetto delle strutture per una lottizzazione residenziale a Contigliano, sperimentando un innovativo sistema di realizzazione di solai in legno che consente di sostituire le tradizionali strutture laterocementizie con opere meno vulnerabili al sisma (che ho recentemente brevettato per la produzione di serie del sistema) e molte altre cose.

Attualmente, per l’amicizia che mi lega al miglior sindaco che Rieti abbia mai conosciuto e per l’entusiasmo con cui tutta la città spinge per un radicale cambiamento, ho accettato di contribuire alla rinascita della nostra terra, in uno dei momenti più drammatici per l’economia dell’intero paese, sostenuto dalla convinzione che, come disse un noto rivoluzionario sudamericano, “Le uniche battaglie perse sono quelle che non si combattono”