Tirreno-Adriatico, Donati: “ci accusano di non aver portato la tappa. Ma Petrangeli e Mezzetti spesero quasi 70mila per farlo. Noi non abbiamo a disposizione quelle cifre”.

Di seguito una dichiarazione del consigliere delegato allo sport, Roberto Donati:

“Capisco la campagna elettorale e le difficoltà ma le accuse che ci sono piovute addosso da ex assessori ed esponenti del centrosinistra reatino in merito alla Tirreno-Adriatico hanno dell’incredibile. Secondo alcuni ex assessori della sinistra, a partire da Alessandro Mezzetti, la nostra Amministrazione sarebbe colpevole di non aver fatto arrivare a Rieti la corsa ciclistica con la motivazione, udite udite, di “non conoscere le persone giuste”. Non contento Mezzetti aggiunge su facebook di “non aver mai pagato” per gli arrivi di tappa ad eccezione “di qualche contributo per iniziative collaterali”. L’accusa, oltre ad essere vagamente strampalata, è anche un insulto all’intelligenza e alle tasche dei reatini. Come tutti sanno, infatti, per ottenere arrivi e partenze di tappe di grandi corse ciclistiche serve investire soldi. L’amministrazione Petrangeli, per la tappa della 52° edizione della Tirreno-Adriatica, come tutti possono constatare dalla determina 719/2017 e da altre successive, impegnò ben €53.000 nei confronti di RCS Sport, società organizzatrice della corsa, ai quali vanno aggiunti quasi €10.000 di spese collaterali, per un totale di oltre €63.000. La nostra Amministrazione non ha avuto a disposizione somme neanche lontanamente immaginabili rispetto a quelle spese da Petrangeli e Mezzetti e, con i pochi fondi a disposizione, non solo non potevamo pensare di ospitare una grande corsa a tappe ma abbiamo scelto coscienziosamente di investirli su altre priorità perché è bene ricordare che parliamo sempre di soldi dei reatini. Prima di lanciare accuse e di vantarsi di aver portato  la Tirreno-Adriatica a Rieti, bisognerebbe ricordare come è stato fatto. In tal modo, Mezzetti avrebbe potuto risparmiarsi una pessima figura. I reatini hanno la memoria lunga e non si lasciano prendere in giro”.

Argomento: