Nuovi appuntamenti della rassegna estiva RIC - Rieti Invasioni Creative

Continuano gli appuntamenti della rassegna estiva RIC - Rieti Invasioni Creative che fino al 3 agosto anima la città di Rieti con spettacoli, concerti, performance, installazioni, lezioni, laboratori, e giocoleria, per offrire al pubblico un percorso itinerante che ogni sera, ininterrottamente dalle ore 18 alle ore 24, si dipana fra le piazze, le strade, i vicoli, i chiostri, per coinvolgere la collettività in un’esperienza artistica multiforme.

Tra gli eventi che attraverseranno la città, trasformandola in un unico enorme palcoscenico, mercoledì 31 luglio Fanny & Alexander portano in scena Him (alle Officine Varrone ore 22), un Hitler in ginocchio (omaggio a Maurizio Cattelan) che si ostina a doppiare bulimicamente tutti i personaggi e l’intera parte audio (voci, musiche, suoni, rumori fino ai titoli di coda) del celebre film del 1939 di Victor Fleming, Il Mago di Oz. La maestria interpretativa di Marco Cavalcoli, diretto da Luigi de Angelis, conquista la scena mentre su un grande schermo approntato sul palcoscenico è proiettato il film. Così, il piccolo dittatore-direttore, quasi come fosse “parlato“ direttamente dal film, adatta ai propri toni una differente modalità per ognuno dei personaggi e degli eventi del film, in un'esilarante miscela performativa che da un lato esalta il susseguirsi della narrazione, dei colpi di scena, delle battute, mentre dall'altro vi aggiunge la vitalità che è caratteristica dei modi e dei ritmi propri del teatro.

Si continua con il primo dei tre progetti di Margine Operativo, NOI SAREMO TUTTO per la regia di Pako Graziani e Alessandra Ferraro, uno spettacolo sulle nostre vite precarie e intermittenti (in Piazza San Rufo ore 23.00). Un divertente spaccato di chi è costretto a sopravvivere costantemente in bilico tra la creatività necessaria e l’invenzione di un lavoro. Viaggio nell’universo esistenziale di chi vive una vita a sbalzi e a frammenti, giocata sulla connessione tra una colonna musicale live che ripercorre alcuni brani della tradizione operaia del novecento e incredibili storie di un presente precario.

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