A Rieti la prima tappa del progetto “Laboratori di Cittadinanza e Percorsi di Legalità”

Si è svolta ieri la prima tappa del progetto “Laboratori di Cittadinanza e Percorsi di Legalità”. Palazzo Dosi, gremito di studenti, ha ospitato l'appuntamento dedicato a cittadinanza e legalità, finanziato dalla Presidenza del Consiglio della Regione Lazio, promosso dall'Assessorato alle Politiche Socio-Sanitarie del Comune di Rieti e organizzato dall’agenzia Studio Evento.
Nel corso della mattinata sono stati presentati gli elaborati realizzati dagli studenti per il concorso intitolato a Peppino Impastato. Oggi verranno decretati i vincitori delle due borse di studio. Sono state proprio le parole e le immagini da loro scelte a indicare il percorso da seguire per la legalità. Dalla loro opinione emerge infatti un importante senso civico che ha necessità di essere coltivato con conoscenza e consapevolezza. Di questa necessità si è fatto portavoce Marco Genovese, Referente Libera Roma, che ha ribadito l'importanza del raccontare e dell'ascoltare per diventare consapevoli e forti: “Bisogna creare un circuito di energie – ha detto – il cambiamento si ottiene solo se ciascuno di noi fa il suo lavoro con onestà e impegno”. È stata la giornalista di Sky TG 24, Manuela Iatì, a raccontare ai ragazzi tante delle storie di mafia che accadono quotidianamente e li ha esortati a documentarsi, a formare la loro coscienza civica e il loro spirito critico. “Parlare della mafia – ha detto la Iatì – significa spezzare quel consenso sociale nel quale si annida e prolifera”.
Numerosi altri interventi, come quello della Dott.ssa Loredana Stamato, Dirigente Divisione Anticrimine della Questura di Rieti, e quello del Professor Massimo Siclari, Costituzionalista e ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Roma Tre, hanno sottolineato quanto la legalità appartenga a tutti, quanto sia un concetto etico-sociale, non individuale.
Tra le strade della legalità, anche quella dell'arte con una mostra fotografica dedicata al film “I cento passi” sulla vita di Peppino Impastato e la splendida lettura, curata dall'attore Germano Gentile, di un monologo letto da Impastato a Radio Aut.
Per il pomeriggio, contemporaneamente alla presentazione del libro “Samarcanda: cultura in provincia per un'Italia migliore. Interviste e immagini del Premio Borsellino, del Premio Fava e di altri incontri”, è atteso l'incontro ufficiale tra il Sindaco di Rieti e gli organizzatori del Premio Nazionale Paolo Borsellino per sancire ufficialmente il gemellaggio che lega le due iniziative nel percorso comune della legalità.
Oggi, sempre a Palazzo Dosi, è prevista l'ultima tappa del progetto “Laboratori di Cittadinanza e Percorsi di Legalità”, alla presenza di ospiti che combattono la mafia in prima persona da anni, come l'ex Senatore Lorenzo Diana e il Professor Alfredo Galasso. Saranno presenti anche il Professor Leonardo Nodari, organizzatore del Premio Borsellino, e il Professor Francesco Sidoti, ordinario di Criminologia e Sociologia presso l'Università de L'Aquila.
Due giorni di intense attività che vedono studenti e cittadini reatini coinvolti in un progetto destinato a diventare tappa annuale della lotta per la legalità.

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