Il Sistema territoriale Integrato Musei e Biblioteche dell’Alta Sabina ottiene un finanziamento regionale di 98mila euro

L’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Annamaria Grazia Massimi, comunica con soddisfazione che il neonato Sistema territoriale Integrato Musei e Biblioteche dell’Alta Sabina (SIMBAS) ha già conseguito un importante successo ottenendo un finanziamento regionale di 98mila euro che coprirà il 95% del costo del Progetto “Terra antica e comunità in movimento”. La Direzione cultura e politiche giovanili della Regione Lazio, il 5 dicembre, ha approvato, infatti, la graduatoria delle istanze ammissibili e di quelle finanziabili per l’Avviso pubblico finalizzato allo sviluppo dei Sistemi Culturali e il progetto presentato dal Comune di Rieti, in qualità di capofila del SIMBAS, si è classificato al sesto posto. I progetti finanziati saranno presentati dall’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Lidia Ravera, l’8 dicembre, alle 15, presso la sala Smeraldo del Palazzo dei Congressi di Roma, nell’ambito della Fiera della Piccola e Media Editoria “Più libri più liberi”. Del SIMBAS fanno attualmente parte i servizi culturali (musei e biblioteche) dei comuni di Amatrice, Antrodoco, Borbona, Contigliano, Cottanello, Leonessa, Monteleone Sabino e Rieti. Nell’ambito del progetto “Terra antica e comunità in movimento – storia, arte, paesaggio delle comunità dell’Alta Sabina” è inserita anche la Biblioteca-Casa Museo di Vallecupola, Roccasinibalda. Il progetto intende sviluppare un tematismo unitario attraverso le specificità delle istituzioni culturali, offrendo la conoscenza del territorio dell’Alta Sabina, peculiare per storia e geomorfologia, mediante diversi aspetti legati alla terra. Il progetto prevede sia azioni comuni sia attività presso le singole istituzioni culturali. Considerato il recente coordinamento delle strutture culturali insistenti sul territorio che ha portato alla Costituzione del SIMBAS, il Progetto, presentato dal Capofila Comune di Rieti su delega delle singole amministrazioni, mira a essere il primo banco di prova per una reale ed efficace attività di rete. Il territorio di riferimento, peculiare per una bassa densità di popolazione e per l’esistenza di centri molto piccoli, necessita di un forte sostegno alle istituzioni culturali, che costituiscono, più che altrove, luoghi di diffusione culturale e di aggregazione sociale, servizi essenziali per la crescita collettiva. Nel contempo l’attività di Sistema migliorerà sensibilmente la conoscenza di un territorio poco conosciuto da chi non ci vive, con il risultato di contribuire ad attrarre visitatori esterni. Il confronto e la collaborazione tra i referenti dei diversi istituti culturali migliorerà la crescita professionale e di conseguenza i servizi offerti anche nella gestione ordinaria, sostenendo le realtà più piccole e in futuro aggregandone altre.

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