“L’Aquila Capitale della cultura 2026, una grande avventura per Rieti”: presentato il percorso verso il grande evento del 2026. Sinibaldi - Biondi: “pronti a percorso comune per l’Appennino centrale”.

RIETI - “L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, una grande avventura per Rieti”: presentato questa mattina, presso l’Auditorium Santa Scolastica, il progetto condiviso tra le due realtà territoriali.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Presidente della Provincia di Rieti, Roberta Cuneo, del consigliere regionale del Lazio Eleonora Berni, dell’assessore regionale del Lazio ai lavori pubblici e ricostruzione Manuela Rinaldi e del Questore della Camera, on. Paolo Trancassini.  

I Sindaci dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di Rieti, Daniele Sinibaldi, il coordinatore della candidatura, professor Alessandro Crociata, e l’assessore alla cultura del Comune di Rieti, Letizia Rosati, hanno poi dibattuto in un talk moderato dalla giornalista Roberta Galeotti presentando le linee guida delle attività de “L’Aquila multiverso”, il dossier di candidatura risultato vincitore lo scorso 14 marzo al Ministero della cultura.

“Quella di oggi è stata una bella giornata. Crediamo che la sfida di Capitale italiana della Cultura 2026 possa essere l’occasione per rilanciare l’area vasta dell’Appennino Centrale attraverso le più profonde ragioni storico, culturali e sociali che accomunano i territorio di Rieti e L’Aquila – ha dichiarato il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi - Lavoreremo insieme al Sindaco Pierluigi Biondi, alla Città dell’Aquila e a tutte le forze attive delle nostre province in un’avventura che deve essere patrimonio dell’intera comunità locale”.

“La Capitale italiana della cultura 2026 è una sfida coraggiosa – ha aggiunto il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi - Per la prima volta, per scelta, due Città si mettono insieme per lanciare un grande messaggio: è possibile invertire lo spopolamento delle aree interne, restituire dignità ai territori dell'Appennino anche attraverso la cultura, elemento di tenuta comunitaria e di sviluppo dei territori. Con Rieti siamo pronti a fare questo percorso insieme”.

PERCHE L’AQUILA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2026

Il titolo di Capitale italiana della Cultura 2026 all’Aquila conferisce impulso e visibilità ad un processo già in atto e rappresenta il giusto riconoscimento di un sistema socio-territoriale con una scala e con una struttura che assicura un potenziale evolutivo – una capacità di accumulazione e innovazione – specifico, elevato e soprattutto altamente scalabile in tante altre realtà territoriali del Paese. Il titolo di Capitale della Cultura 2026 permetterà quindi di sostenere e portare all’attenzione nazionale ed internazionale un modello originale di organizzazione delle attività culturali e delle relazioni sociali utile alla programmazione socioeconomica territoriale a base culturale della grande maggioranza delle Aree Interne.

PERCHE’ RIETI NEL DOSSIER CONDIVISO CON L’AQUILA

L’innovazione presentata nel dossier “L’Aquila Città multiverso” sta nello scalare contestualmente questo modello a un altro sistema urbano che presenta medesime sfide, disequilibri e opportunità da affrontare: la città di Rieti, unita all’Aquila da profonde radici culturali comuni e da una altrettanto comune storia plurisecolare se non millenaria. Le due città condividono numerose similitudini geo-morfologiche, storico-artistiche ed economico-produttive. Sia L’Aquila che Rieti possiedono centri storici medievali ben conservati, un importante richiamo turistico e culturale e una forte tradizione religiosa. Entrambe le città stanno sperimentando un percorso di ricostruzione e rinascita post-sisma. La provincia di Rieti, infatti, è stata colpita tragicamente dal sisma di Amatrice-Accumoli del 2016. Il cuore del progetto ha la finalità di potenziare la capacità di costruire visioni e strategie culturali territoriali in una dimensione di Area Vasta sovra-regionale, con una prospettiva di medio-lungo periodo e con un approccio che miri all’integrazione di politiche, soggetti, livelli istituzionali e strumenti di programmazione interconnessi.

Molteplici dimensioni di creatività per il risveglio di un territorio

I cinque filoni che caratterizzeranno il percorso dell’Aquila Capitale italiana della cultura 2026 con Rieti protagonista saranno "Multiculturalità", "Multidisciplinarietà", "Multitemporalità", "Multiriproducibilità" e “Multinaturalità”. Così verrà esplorata, attraverso un ricco programma di iniziative, la complessità e la ricchezza culturale e ambientale che caratterizza L’Aquila, Rieti e i borghi circostanti. Gli eventi saranno diffusi e, oltre a creare un ecosistema favorevole alla creatività, genereranno benefici in termini di inclusione sociale e benessere psico-fisico. Nuove produzioni artistiche, competenze diffuse e spazi rigenerati lasceranno un’eredità duratura per il presente e il futuro di questo territorio ricco di risorse e potenzialità ancora inespresse. L’intero programma verrò articolato per L’Aquila e Rieti nelle cinque declinazioni del multiverso, cinque percorsi di senso attorno ai quali si costruisce la nuova traiettoria di sviluppo delle città e dei loro territori, che ne riflettono la storia, la sensibilità, i bisogni profondi.

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