Le attività in programma ad agosto allo Spazio Famiglia e avvio degli Atelier per i bambini

L'assessorato alle politiche socio-sanitarie informa che nel mese agosto le attività del progetto "Nuovo Mondo", presso lo Spazio Famiglia di via Martiri delle Fosse Reatine 18, saranno così articolate:

Lunedì ore 10-12: "Le mani pensano, le mani fanno", a cura dell'associazione La Farfara.
Martedì ore 17: "La culla del racconto" per bambini da 0 a 3 anni; ore 18.00 "La tana del racconto", per bambini da 4 a 6 anni, a cura di Roberta Rossi.
Mercoledì ore 10-12: Percussione creativa, a cura di Andrea Di Pierro.
Giovedì ore 10-12: "Le mani pensano, le mani fanno", a cura dell'associazione La Farfara.
Venerdì ore 10-12: Manipolazione creativa, a cura di Tiziana Guadagnoli e Manuele Ciaramelletti.

Le attività saranno sospese dal 10 al 16 agosto. Tutti i laboratori, tranne ove diversamente specificato, sono rivolti ai bambini dai 6 anni in su.

Anche ad agosto è inserita nel programma dello Spazio Famiglia l'attività di avvicinamento alla lettura per i più piccini, nella fascia 0-6 anni. Ne "La culla del racconto" l'obiettivo è di creare un'atmosfera sicura, tranquilla e protetta in cui i partecipanti (genitori, nonni, zii) siano stimolati a narrare, cantare, sperimentare suoni, a confrontarsi sulle loro esperienze, ma soprattutto si sentano liberi di raccontare o anche solo ascoltare, o cogliere spunti e suggestioni da riproporre ai loro piccoli. I genitori potranno costruire dei piccoli libri con le storie da loro inventate.
Ne "La tana del racconto", attraverso il racconto, la lettura, i canti, i bambini vengono educati all'ascolto, alla concentrazione e alla parola e stimolati ad essere protagonisti delle narrazioni. Ogni partecipante potrà crearsi il proprio libro con le storie e i disegni da lui/lei inventati.

Il 26 agosto il laboratorio di Percussione Creativa verrà sostituito da "Diamo forma alla fantasia", a cura di Bubuleya. Mentre il 30 agosto ci sarà il primo di due atelier di ispirazione munariana, a cura dell'associazione Lop Lop, dalle 17.30 alle 19.30. Titolo dell'atelier è "A tavola con Bruno Munari": destinatari sono i bambini da 6 a 11anni, che verranno accompagnati in due attività: la prima è basata sul gioco delle macchie. I partecipanti saranno invitati a produrre su un foglio delle macchie tramite il gocciolamento casuale o voluto di pigmenti. A partire dalla loro immaginazione e da ciò che le macchie gli suggeriscono, dovranno “completarle” disegnando e creando personaggi fantasiosi al fine di costruire un racconto fatto di colori e macchie.
La seconda attività è ispirata alla pubblicazione “Rose nell’insalata” di Bruno Munari accompagnata da un gioco. I ragazzi avranno a disposizione diverse verdure e frutti che saranno poi divisi in ceste. A seguire, i partecipanti saranno bendati e, attraverso l'ispirazione tattile, saranno invitati a riconoscere le verdure presenti nelle ceste. Le verdure riconosciute saranno selezionate e diventeranno improvvisamente dei timbri speciali e con l'ausilio di pigmenti nasceranno dei bellissimi disegni.
"Andiamo a completare l'offerta con momenti chiave per la buona formazione nell'età evolutiva - dichiara l’assessore Stefania Mariantoni - che vengono chiamati atelier, i quali, attraverso la figura dell’atelierista, un insegnante con competenze di natura artistica, vanno a implementare e strutturare nuovi linguaggi espressivi (narrativi, espressivi, grafici, pittorici e manipolativi) e a rimodellare, ampliandolo, il sistema di conoscenza della realtà. Parliamo, quindi, di un più completo concetto di apprendere e sperimentare, dove i bambini svolgono sempre un ruolo attivo nella costruzione e nell'acquisizione del sapere e del capire ma che ripone anche una grande attenzione al senso estetico. Come ci insegna Malaguzzi crediamo che esista anche un'estetica del conoscere per cui nell'impresa di apprendere e capire c'è sempre, consciamente o no, una speranza che ciò che riusciremo a realizzare ci piacerà e piacerà agli altri. Educare è un compito complesso e vogliamo fornire ai più piccoli diversificati contesti di sviluppo e la ricerca della bellezza nelle cose comuni e nelle esperienze, anche le più comuni".

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