Ordine del giorno di solidarietà al segretario generale del Sap Gianni Tonelli

Premesso che il Segretario Generale del SAP Gianni Tonelli sta attuando uno sciopero della fame da 46 giorni e che il SAP di Rieti ha partecipato attivamente al sit-in organizzato dal Sindacato Autonomo in piazza Montecitorio quale forma di protesta e di solidarietà al proprio rappresentante nazionale; il SAP rappresenta in tutta Italia 20 mila poliziotti e nasce dopo il 1976 nell’ambito della smilitarizzazione della Polizia, come espressione di quella gran parte di poliziotti che riteneva la politica sindacale all’interno della Polizia di Stato come necessariamente equidistante da tutte le forze politiche; Considerato che tale gesto estremo, come viene inequivocabilmente riportato in una nota sindacale dello stesso SAP inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, giunge a seguito della lotta sindacale per migliorare le condizioni di lavoro di tutti gli operatori delle Forze di Polizia in generale e dei poliziotti italiani in particolare; come riporta sempre il comunicato del SAP, tale gesto nasce dopo che un dirigente sindacale del SAP di Roma è stato sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare per aver mostrato in una trasmissione televisiva dei caschi da ordine pubblico non più idonei, insieme a giubbotti antiproiettili prossimi alla scadenza ed armamenti vecchi di 40 anni; anche a Rieti il SAP denuncia con coraggio che il materiale in dotazione va aggiornato in una ottica di contrasto al terrorismo, con mezzi idonei e vestiario sufficiente ed appropriato; nella giornata di venerdì 4 marzo 2016 Gianni Tonelli, al 43 giorno di sciopero della fame, è stato ricoverato in ospedale per un malore dopo aver perso oltre 18 chili;  Per questi motivi, i sottoscritti consiglieri comunale Sonia Cascioli (Fratelli d’Italia – AN) e Andrea Sebastiani (Noi con Salvini), chiedono che: “Il Consiglio comunale di Rieti manifesti piena solidarietà umana al Segretario Generale del SAP Gianni Tonelli ed auspichi che questa situazione venga a cessare nel minor tempo possibile e che il dialogo con la rappresentanza sindacale rientri entro confini più sereni, evidenziando la preoccupazione che in questo momento storico può avere un tale livello di tensione tra le istituzioni e la rappresentanza sindacale.”

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