Commissione tecnica del 18 - 19 SETTEMBRE 2013

PRATICA 17042/2013 (PdC)
sospeso per approfondimento di istruttoria. Gli elaborati tecnici devono evidenziare chiaramente le opere oggetto del titolo edilizio che deve essere correttamente inquadrato se relativo ad intervento di urbanizzazione primaria eseguito da privato a scomputo degli oneri. Si rileva inoltre la necessità di verificare la competenza del corso d’acqua oggetto della proposta di scarico delle acque bianche. L’area urbana posta a valle, intorno al corso d’acqua inoltre è stata perimetrata di pericolosità idraulica R4 nel Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico relativo al Fosso Cantaro.

PRATICA ______/2007 (Autorizzazione Integrata Ambientale)
Conferenza dei Servizi decisoria per l’approvazione di intervento di realizzazione di impianto di bioessiccazione dei rifiuti urbani nel Comune di Rieti.
Amministrazione procedente: Regione Lazio, Dipartimento istituzionale e territorio, Direzione regionale territorio, urbanistica, mobilità e rifiuti. Area ciclo integrato rifiuti.
Ai sensi delle Norme in materia ambientale, approvate con D.Lgs. 152/06, come modificate con D.Lgs. 128/2010, l’abrogazione del D.Lgs. 59/2005 che richiama il D.Lgs. 22/97 art. 27, comma 5, fa comunque salve le procedure di AIA avviate precedentemente all’entrata in vigore del Decreto. Conseguentemente “entro trenta giorni dalla conclusione della Conferenza dei Servizi e sulla base delle risultanze della stessa, la Giunta Regionale approva il progetto ed autorizza la realizzazione dell’impianto. L’approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali. L’approvazione stessa costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale, e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori.”
Premesso che la nuova proposta progettuale consegnata alla struttura proponente la Conferenza dei Servizi in data 11/06/13 e trasmessa al Comune di Rieti, Settore Ambiente in data 29/07/13, necessita di nuovi pareri da parte degli enti competenti in quanto variante essenziale al progetto sino ad allora esaminato, si rileva:
1) la proposta progettuale è in variante al PRG vigente ed approvato con DGR 347 del 12/07/12, successivamente al’avvio del procedimento di conferenza dei Servizi, che destina l’area in oggetto a Zona Agricola – Sottozona E2. Nella Delibera regionale di approvazione è richiamata la nota ASL n. 2564/ISP nella quale al punto d’ordine n. 4 dispone l’individuazione nel PRG dell’area di trasferenza rifiuti di Casa Penta ai sensi della L.R. 27/98;
2) la proposta di variante non è stata ad oggi esaminata dalla competente Commissione Consiliare Comunale;
3) ai fini del rispetto della normativa di cui al Regio Decreto 1265/34 “Testo unico per le leggi sanitarie” le eventuali prescrizioni del Sindaco di cui agli articoli 216 e 217 sono acquisiti dall’Autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione nell’ambito della Conferenza dei Servizi, in assenza dei quali si esprime autonomamente;
4) la verifica del rispetto della normativa ambientale di competenza comunale necessita di nuovo parere o conferma delle istruttorie riportate nelle precedenti sedute della Conferenza dei Servizi da parte del Settore VI;
5) la verifica della titolarità all’ottenimento del titolo edilizio rimane di competenza dell’Ente procedente in premessa. Ad oggi non risulta in possesso dell’ufficio comunale edilizia alcun riferimento che possa determinare tale titolarità. Al fine di collaborare con la struttura suindicata, si rileva inoltre che gli elaborati consegnati con la nuova proposta progettuale con allegato il Piano particellare di esproprio non comprendono il valore dei terreni, risultando in questa parte illeggibile;
6) relativamente al progetto edilizio, ai fini dell’espressione del parere comunale ai sensi del DPR 380/01 che rimane subordinato all’ottenimento dei pareri sovraordinati relativi al paesaggio, ambiente ed alla contestuale variante urbanistica, si rileva
• la documentazione della variante proposta non definisce in maniera esaustiva nelle forme e dimensioni l’inquadramento architettonico dell’edificio e delle sistemazioni esterne sul lotto oggetto del permesso di costruire contenuto nell’approvazione di competenza della Giunta Regionale;
• occorre definire la sistemazione della viabilità di raccordo con la strada pubblica antistante;
• occorre definire le modalità di raccordo del sistema di smaltimento delle acque bianche e nere e prevedere il calcolo dell’eventuale conferimento nella fognatura comunale o sul sistema esterno di scorrimento superficiale delle acque meteoriche derivanti dalla realizzazione del progetto con aumento della impermeabilità rispetto all’originario stato dei luoghi ed il necessario nulla osta da parte dell’ente competente al sistema fognario/corso d’acqua;
• verifica della presenza delle reti di sottoservizi necessarie per il funzionamento dello stabilimento industriale, comprendente l’approvvigionamento elettrico, gas, acquedotto e reti telefonica e dati;
• verifica degli spazi di parcheggio privati ai sensi della L. 122/89 relativi al volume dell’edificio industriale;
• verifica dei percorsi esterni ed interni dello stabilimento in relazione alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche con evidenziate le aree con presenza di persone e quelle relative ai macchinari e le modalità di realizzazione dei collegamenti verticali;
• elaborati tecnici degli impianti, come prescritti dalla normativa vigente;
• sia integrato il progetto delle sistemazioni esterne, in ottemperanza alle NTA del PRG vigente, articolo 37, punto 3, comma 2 che dispone “le recinzioni sul fronte stradale devono risultare distaccate di almeno 5 metri dal filo stradale e la superficie risultante da tali distacchi deve essere destinata a percorsi pedonali e ciclabili e a parcheggi”;
• tabella di riepilogo delle superfici e dei volumi relativi all’edificio principale ed agli edifici secondari;
• tabella di verifica del rispetto dei requisiti igienico-sanitari degli spazi con presenza continuativa di persone;
• elaborato di verifica del rispetto dell’articolo 6, comma 6 delle NTA del PRG vigente che prescrive “la costruzione di nuovi edifici per i quali il rapporto di copertura sia inferiore a 1/3 deve essere accompagnata da messa a dimora di nuove alberature in misura non inferiore a una pianta per ogni 500 metri cubi costruiti fuori terra e comunque con un minimo di 20 piante per ogni 10.000 metri quadri di superficie del lotto. Le alberature da mettere a dimora, tipiche della flora locale, dovranno avere un’altezza non inferiore a metri tre”;
• relazione di valutazione acustico-ambientale con riferimento al Piano di zonizzazione acustica comunale.

La commissione
Arch. Maurizio Silvetti
Arch. Luciano Vagni (Ass.)
Arch. Emanuele Grillo
Geom. Rodolfo Cateno Colombo
Arch. Francesca Acchioni