Dimensionamento scolastico, nessun accorpamento nella Città di Rieti. Rosati: “soddisfatti per l’attenzione della Regione Lazio”.

Nella giornata di giovedì 4 gennaio la Regione Lazio ha deliberato il nuovo piano di dimensionamento scolastico in attuazione della nota n. 5003/2023 mediante la quale il MIM, a seguito della comunicazione della Corte Costituzionale, invitava le Regioni a provvedere con urgenza all’adozione degli stessi sulla base dei parametri dettati dal Decreto interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023.

Alla luce di quanto sopra e con delibera del 14 dicembre il Comune di Rieti aveva chiesto alla regione di tutelare le zone del cratere del sisma di cui è parte sottolineando che nel Capoluogo afferiscono studenti da tutta la Provincia che ha complessi problemi logistici e di collegamento infrastrutturale.

Contestualmente si sottolineava che a partire dal 2024 inizieranno i cantieri di adeguamento sismico delle strutture scolastiche insistenti nel territorio comunale. Quest’ultimo fattore impatterà inevitabilmente nella logistica, viabilità e riorganizzazione degli spazi della didattica. Tali ragioni sono state rappresentate anche presso l’Amministrazione Provinciale durante la costituzione del tavolo tecnico istituito lo scorso 11 dicembre allo scopo di condividere un progetto organico e funzionale possa predisporre un piano coerente per la città capoluogo.

“Esprimiamo soddisfazione per l’accoglimento, da parte della Giunta regionale del Lazio, della nostra richiesta a tutela delle zone del cratere sismico 2016 valutando positivamente le nostre istanze. Pertanto, nella Città di Rieti la situazione delle dirigenze scolastiche resterà invariata – dichiara l’assessore a cultura, scuola e università del Comune di Rieti, Letizia Rosati - Abbiamo ottenuto un anno di deroga che ci consentirà di affrontare col mondo della scuola e i sindacati le giuste scelte che dovranno inevitabilmente tenere conto di due fattori: il calo demografico crescente e i nuovi parametri ministeriali che pongono la quota di 900 studenti quale soglia minima per avere una istituzione scolastica autonoma. Restiamo a disposizione di tutti gli operatori del settore e dell’Ente provincia per avviare gli approfondimenti del caso”.

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